Il Museo Diffuso di Via Garibaldi

Torino città d’arte e cultura tra le chiese di via Garibaldi e i Musei Reali

Via Garibaldi, la più antica arteria di Torino, è il luogo ideale nel quale  assaporare il clima in cui l’arte torinese è stata vissuta, nei secoli, da committenti, artisti e pubblico.
L’itinerario «Museo Diffuso di via Garibaldi» rappresenta un percorso di affascinante rilettura del centro storico che riconnette:

  • la “zona di comando” della capitale (ora fruibile nel sistema dei Musei Reali)
  • il complesso della cattedrale, nella cui chiesa inferiore si trova il Museo Diocesano
  • le chiese di via Dora Grossa, la più antica e vivace arteria cittadina
1

Chiesa di San Lorenzo

Piazza Castello angolo via Palazzo di Città 4

2

Chiesa della Santissima Trinità

Via G. Garibaldi 6

3

Chiesa dei Santi Martiri

Via G. Garibaldi 25

4

Cappella dei Mercanti

Via G. Garibaldi 25

5

Chiesa della Misericordia

Via G. Barbaroux 41

6

Chiesa di Santa Chiara

Via delle Orfane 16

7

Musei Reali

Piazzetta Reale 1

8

Museo Diocesano

Piazza San Giovanni 4

“La Doragrossa, che quivi in Turrino è come dire il Corso a Roma, et è la più bella strada e dritta di questa Città” (Federico Zuccari, Passaggio per l’Italia)

Via Dora Grossa – attualmente conosciuta come via Garibaldi – fin dall’antichità ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo urbanistico di Torino in quanto decumanus maximus della città di fondazione romana.
Per la sua importanza, già in periodo medioevale e anche successivamente, le sedi del potere civile e religioso e numerose attività commerciali si stabiliscono nelle sue immediate prossimità.
Negli anni del Concilio di Trento (1542-1563) gruppi di laici condividono rinnovati percorsi di spiritualità e devozione, che si innervano nella quotidianità della vita cittadina, in particolare lungo l’animato fluire di via Dora Grossa, asse della vita civica, universitaria e commerciale.
Qui conquistano un proprio spazio di vita, ad esempio, la Venerabile Compagnia della Fede Cattolica (poi Compagnia di San Paolo) e le Confraternite della Santissima Trinità e di San Giovanni Battista Decollato (Misericordia), cui si aggregheranno nel tempo altre iniziative di apostolato e assistenza, quale la Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti.

Le testimonianze artistiche sono costituite da opere realizzate soprattutto da architetti e artisti attivi anche a corte e nei cantieri del Palazzo Ducale: il pittore Giovanni Caracca, l’ingegnere ducale Ascanio Vitozzi (che ha progettato la sede della Chiesa della SS. Trinità), Carlo di Castellamonte, il pittore Federico Zuccari (le cui opere sono visitabili nelle Chiese dei SS. Martiri e della Confraternita della Misericordia), Guglielmo Caccia (il Moncalvo) che traspone nella sua arte religiosa la spiritualità che ha caratterizzato la sua vita e quella delle sue figlie (una sua meditazione pittorica sull’Epifania è tuttora conservata nella cappella dei Mercanti).

Ad oggi, l’area di Via Garibaldi si configura come un vero e proprio museo diffuso urbano, grazie al suo patrimonio architettonico e artistico, alle opere conservate nel Museo Diocesano e nei Musei Reali e a quelle che ornano le pareti, le volte, le cupole e le cappelle delle chiese qui presenti.

Chiesa di
San Lorenzo

Parte integrante del complesso dei palazzi di corte, la chiesa è realizzata dai chierici regolari Teatini secondo il progetto del matematico e filosofo Guarino Guarini, religioso dell’ordine stesso, tra il 1666 e il 1680. Una facciata civile ordinaria evita la competizione della chiesa con il palazzo ducale. L’invaso dell’aula liturgica è illuminato dalla cupola ottagonale, capolavoro dell’arte barocca europea.

Chiesa della
Santissima Trinità

La confraternita della SS.Trinità è uno dei soggetti più attivi, a Torino, nell’animazione religiosa e caritativa, dopo il Concilio di Trento. La sua sede, posta in uno dei nodi viari più importanti della città, è progettata a inizio Seicento da Ascanio Vitozzi, impegnato tanto a corte quanto nella trasformazione urbanistica della capitale, membro della confraternita e sepolto nella chiesa stessa. L’allestimento liturgico e le decorazioni sono stati oggetto di continui aggiornamenti nel corso della storia.

Chiesa dei
Santi Martiri

La memoria dei primi martiri cristiani torinesi – Solutore, Avventore e Ottavio – è affidata dal duca Emanuele Filiberto alla Compagnia di Gesù, invitata a Torino nel 1566 per corroborare la vita spirituale della capitale. La chiesa dei Santi Martiri è il primo grande cantiere religioso sabaudo, oggetto di ripetuti interventi artistici e aggiornamenti liturgici realizzati da architetti e artisti di corte; è inoltre la prima sede della Venerabile Compagnia della Fede Cattolica, poi Compagnia di San Paolo, istituita nel 1563 con finalità caritative.

Chiesa della
Misericordia

L’Arciconfraternita di San Giovanni Battista Decollato (o della Misericordia) dal 1578 è dedita all’assistenza materiale e spirituale dei carcerati e dei condannati a morte. La sua sede definitiva, connessa prospetticamente con via Dora Grossa (ora Garibaldi), è ricostruita dal 1751; nei decenni successivi diventa il principale complesso religioso in cui sono impegnati i più rilevanti artisti di corte della fine del Settecento.

Chiesa di
Santa Chiara

L’attuale chiesa di Santa Chiara insiste su un sito di fondazione molto più antico, collocato al più tardi dal secolo XV nell’isolato attuale, a ridosso delle mura medievali, con la chiesa già posta sull’angolo tra due vie. Gli ampliamenti hanno cancellato le tracce di costruzioni più antiche, compresa la chiesa primitiva, che tra il 1742 e il 1746 è stata oggetto di una ricostruzione dalle fondamenta su progetto di Bernardo Vittone.

Cappella dei
Mercanti

La Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino, riconosciuta nel 1663, ha la propria cappella all’interno del palazzo dei Gesuiti, nell’isolato di San Paolo. Realizzata durante la rettoria del gesuita Agostino Provana (1680-1726), la cappella è uno scrigno di opere che, muovendo dai temi biblici ed escatologici della volta dipinta dal Legnanino, sviluppano il tema dell’Epifania, solennità liturgica che invita a meditare sulla manifestazione di Cristo ai potenti della terra e in cui la Congregazione celebra la propria festa.

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